Capitolo 187
Leila si asciuga rapidamente il viso con il dorso della mano e abbassa il finestrino dell'auto.
"Ciao," dice bruscamente, cercando inutilmente di mostrare un po' di allegria, "l'altro giorno non ho saputo il tuo nome."
"Antonio," il suo sorriso si allarga, "ma puoi chiamarmi come vuoi, gattino."