Capitolo 492 Una scommessa
Punto di vista di Flora:
"Stronzate!" ringhiai e non potei fare a meno di imprecare. "Stai giocando con le vite solo per divertirti. Non farla sembrare nient'altro!"
Geoffrey non sembrava prendere sul serio le mie parole. Prese solo un bicchiere di vino dal cameriere e continuò a berlo con noncuranza. Dal modo in cui si stava comportando, era come se si considerasse addirittura più in alto del principe Rufus. "Sono sicuro che sei consapevole che i vampiri hanno una forte capacità di guarigione. Anche se le loro pance vengono squarciate, saranno comunque in grado di guarire. Possono sopportare abbastanza bene la tortura. Non c'è bisogno che tu simpatizzi con loro. Anche se quella ragazza vampira ha perso gli arti, rimarrà viva come uno scarafaggio finché il suo cuore continuerà a battere."
"Faresti meglio a lasciarli morire completamente." Warren scosse la testa. Il suo disgusto per Geoffrey era ormai inconfondibile.
"Sembra che i cittadini della capitale imperiale siano molto più compassionevoli di quanto pensassi." Il tono di Geoffrey suonava strano. Si appoggiò allo schienale del divano e appoggiò le braccia sullo schienale . "Ma capisco. Siete cresciuti tutti in una serra perfetta, senza assolutamente problemi o minacce. Non capireste mai che quello che sto facendo adesso non è niente in confronto a quello che i vampiri hanno fatto alla nostra gente durante la guerra. Forse il principe Rufus capirebbe. Dopotutto, è il lupo mannaro maschio più forte dell'impero, il capo dell'esercito in innumerevoli battaglie. Non capisci da dove vengo, principe Rufus?"