Capitolo 217
Il sacerdote passò il calice all'Oracolo capo, che lo sollevò sotto il cappuccio, lo inghiottì senza difficoltà e restituì il recipiente ormai vuoto al sacerdote, che uscì. L'Oracolo indicò la lastra di marmo vicino a me, e io salii e mi sdraiai mentre lei faceva lo stesso.
L'Oracolo prese uno di quei nastri dalla sua veste e ne tese un'estremità verso di me. Lo afferrai e me lo avvolsi intorno alla mano, come la vidi fare, e poi chiusi gli occhi.
Il flauto continuava a suonare, l'incenso aleggiava nell'aria e il marmo si stava raffreddando contro la mia schiena, ma mi sentii di nuovo impaziente. Non stava succedendo niente di concreto e avevo una gran voglia di alzarmi e andarmene da lì.