Capitolo 166 La verità finale
"Signore, i rapporti sono qui", disse Johnson mentre raggiungeva l'ufficio di Nicholas. Il suo viso cercava di mantenere una maschera di professionalità nonostante l'urgenza nella sua voce. "Cosa dice?" chiese Nicholas, a malapena in grado di nascondere la sua ansia. Quel momento gli consumava la mente, rendendogli impossibile concentrarsi su qualsiasi altra cosa. Il peso dell'ignoto lo aveva tenuto inquieto e l'attesa della verità lo stava tormentando dal giorno prima. Aveva desiderato ardentemente di aspettare in laboratorio per conoscere immediatamente i risultati, ma altri doveri lo avevano costretto a non farlo.
"Per favore, aprila", esortò Johnson, porgendogli la busta con una gravità che rispecchiava la situazione. Non sapeva quale DNA Nicholas gli aveva ordinato di confrontare, ma era chiaro che il risultato era di fondamentale importanza per il suo capo. Vedere il suo capo in urgenza lo stressava anche lui.
Nicholas aprì la busta con un senso di presentimento che incombeva su di lui. Mentre i suoi occhi esaminavano il contenuto del rapporto, la sua espressione cambiò drasticamente. La sua bocca si aprì e l'incredulità gli si dipinse sul viso.
Che diavolo era questo? Rabbia, confusione e shock si mescolarono e gli offuscarono la vista. Eppure, nonostante il conflitto nell'accettare, la verità era innegabile. Il rapporto era una corrispondenza.
Potrebbe significare...? No, non era possibile. Come poteva essere? La sua mente correva, cercando di afferrare una spiegazione alternativa, ma non riusciva a trovarne nessuna. I resoconti erano davanti a lui. Non c'era bugia in essi. Era la verità assoluta.