Capitolo 191 C'è di più
Tempesta
Seduti, restiamo in silenzio. Lui è ancora mutato nella sua forma fatata e sembra stupito dalle poche parti del suo corpo che ricordano un lupo. Lo guardo mentre guarda oltre la sua spalla e ora scruta le ali.
"Dovrei parlare con mia madre", le sue parole sono sommesse, e io gli lancio un'occhiata. "Sicuramente sa chi è mio padre se è un fae?"